Aprire una partita IVA Online: la Mini Guida

Se sei un libero professionista o una ditta, un soggetto che va a svolgere un’attività economica e vuole mettersi in proprio, hai bisogno di aprire la partita IVA per regolarizzare i tuoi introiti dinanzi al fisco.

Cos’è la partita IVA?

La partita iva è un codice composto da undici cifre: le prime sette cifre identificano il numero di matricola, le successive tre cifre rappresentano il corrispondente ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate. L’ultima cifra viene inserita come carattere di controllo.

A differenza di quanto accadeva negli scorsi anni, oggi è molto più semplice e rapido gestire questa pratica. È infatti possibile inviare tutti i documenti necessari alle autorità competenti anche attraverso via telematica.

Vediamo come aprire una partita IVA online a costi ridotti, in modo autonomo e senza fatica.

Costi Legati alla partita IVA

Il primo dubbio che può insorgere in chi ci sta ancora pensando è se convenga o meno aprire una partita IVA. Nel caso della libera professione, per chi è agli inizi e solo relativamente ad alcuni settori, ci sono delle alternative. Alternative che consentono comunque di pagare le tasse sui propri redditi. Stiamo parlando, ad esempio, della cosiddetta ritenuta d’acconto (notula per prestazione di lavoro occasionale) e del contratto di cessione dei diritti d’autore.

Tornando alla partita IVA, anche se non vi sono spese legate all’apertura o alla chiusura, entrare in questo tipo di regime fiscale prevede comunque dei costi. Innanzitutto, il corrispettivo da versare al commercialista o allo studio contabile per gestire e registrare fatture e ricevute d’acquisto, pagamenti in entrata e in uscita. La fase amministrativa può anche essere svolta internamente, ma prevede comunque dei costi fissi relativi al software, al personale, alle imposte di bollo. Naturalmente poi ci sono i costi relativi alle tasse ed ai contributi INPS da pagare per il mantenimento della partita IVA.

In secondo luogo, per gestire un business è spesso necessario attivare servizi aggiuntivi. Si aggiungono quindi costi relativi ad un servizio di firma digitale, grazie al quale poter autenticare documenti. Contratti, fatture elettroniche, comunicazioni ufficiali all’Agenzia delle Entrate e alla Pubblica Amministrazione, nonché autocertificazioni e richieste di partecipazione a bandi di gara. Per firmare digitalmente occorre acquistare un kit composto da una smart card, un apposito lettore e la licenza di utilizzo di un software di firma digitale.

Quando è opportuno aprire partita IVA

Per capire se effettivamente esiste una buona prospettiva di guadagno, al netto delle suddette spese, è importante prima di tutto calcolare un’entrata superiore ai 5.000 Euro l’anno. Questa cifra, 5K, viene erroneamente indicata come criterio al di sopra del quale diventa obbligatorio aprire una partita IVA. In realtà stiamo parlando degli incassi minimi consigliati per non “andare in rosso”.

Come Orientarsi per Aprire una Partita IVA Online

Per stabilire se la nostra situazione economica e fiscale ci consente di diventare liberi professionisti a tutti gli effetti, è fondamentale confrontarsi con un commercialista. Anche in questo caso la rete agevola chi vuole risparmiare. Si potrà infatti avere una prima consulenza online e poi, una volta comprese le proprie specifiche esigenze, rivolgersi al migliore professionista di zona.

Si tratta di consulenti fiscali che, a fronte di costi più contenuti, ci possono aiutare ad orientarci nella scelta del regime più adatto alle nostre esigenze.

Le consulenze dei commercialisti online comprendono, tra le altre cose:

  • un professionista dedicato con cui comunicare via telefono, videochiamata o chat;
  • la gestione delle spese;
  • l’amministrazione delle fatture elettroniche e cartacee;
  • un’analisi dei dati dell’azienda;
  • la compilazione e l’invio della dichiarazione dei redditi e IVA.

Questo servizio prevede solitamente un pagamento di tipo mensile o annuale. I costi sono diversificati a seconda del pacchetto che scegliamo di attivare. Oltre alla convenienza economica – è possibile avere un commercialista online a propria disposizione anche per meno di 300 euro l’anno, c’è la comodità di poter svolgere questa parte comodamente da casa.

Per quanto riguarda la tutela legale poi, se si vuole essere protetti da eventuali dispute con clienti, ci si può affidare a polizze assicurative per il lavoro, disponibili anche online.

Regimi fiscali per l’apertura della p.iva

Abbiamo prima accennato al fatto che esistono delle opzioni di regimi fiscali tra cui scegliere anche grazie all’aiuto del commercialista, da comunicare all’Agenzia delle Entrate. Brevemente, possiamo ricapitolarli in questo modo:

Il regime forfettario

Per i soggetti con guadagni lordi fino a 65.000 euro l’anno. Il regime forfettario prevede esenzione dai versamenti IVA e un regime fiscale con aliquote del 15% (e del 5% nei primi cinque anni di attività), mentre invece, a parte i contribuiti INPS, non è possibile detrarre alcuna spesa dell’attività o del professionista.

Il regime ordinario

Consente una certa detrazione delle spese a fronte, però, di versamenti Irpef e Irap non agevolati, oltre a dover corrispondere i contributi previdenziali e, se si ha un’impresa, ai corrispettivi annuali di iscrizione alla Camera di Commercio.

Cosa fare per richiedere la Partita IVA online

Una volta stabilito con sicurezza che possiamo aprire la partita IVA e preventivatone il costo, procediamo con le operazioni che occorre svolgere per finalizzare la procedura ed ottenere il certificato di attribuzione di partita IVA, ovvero il documento ricevuto con bollo e firma del direttore dell’Agenzia delle Entrate e codice personale che dimostra l’avvenuto riconoscimento fiscale di un privato o di un’impresa.

  1. Per prima cosa bisogna scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate il modello AA9/7 (se si tratta di ditta individuale e lavoratori autonomi) oppure il modello AA7/7 (per le società) e compilarlo dichiarando il giorno di inizio della propria attività, il regime contabile ed il codice ATECO  corrispondente al nostro tipo di professione.
  2. La consegna del modello può essere effettuata a mano presso gli uffici preposti, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o online, sempre sul portale dell’ente da cui è stato scaricato, tramite il software Entratel.
  3. Dopo aver quindi ricevuto il nostro numero di partita IVA, l’ultimo passaggio da effettuare sarà quello di dichiarare all’INPS la nostra posizione a livello pensionistico. In questo caso possiamo inviare direttamente i nostri dati attraverso il sito dell’INPS o richiedere al nostro commercialista di intermediare la pratica.
  4. Le imprese saranno inoltre tenute ad iscriversi all’apposito Registro in Camera di Commercio, azione di nuovo possibile semplicemente collegandosi ad Internet.

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