Il costo della prima casa: l’andamento prima del Covid
La fotografia del mercato immobiliare in Italia elaborata sui dati Istat e Tecnocasa 2019 è molto frammentata. Un esempio? Comprare casa a Milano è un’operazione decisamente più difficile e costosa rispetto a comprare casa a Palermo. Secondo un’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa pubblicata a settembre 2020 sui dati del 2019, in media per comprare casa a Palermo ci vogliono 3,6 annualità di stipendio, contro le 11,1 annualità necessarie a Milano. La media nazionale per comprare casa in Italia è di 6,6 annualità di stipendio, un aumento di 0,4 annualità rispetto al 2018.
Acquisto casa in Italia: cosa influenza il Mercato Immobiliare
La crisi legata alla pandemia da Coronavirus ha portato alcuni scossoni nel mercato del lavoro. E da sempre esistono correlazioni tra il tasso di occupazione e l’acquisto della prima casa. Tuttavia la situazione che stiamo vivendo è particolare: il mercato immobiliare sotto certi aspetti ha retto, per lo meno non c’è stato quel calo dei prezzi che alcuni avevano ipotizzato. Sul versante delle vendite però i segnali di crisi sono evidenti. Stando al secondo Rapporto sul Mercato Immobiliare, pubblicato da Nomisma lo scorso luglio, nel 2020 si è registrato un calo del 18% nelle compravendite. Ciò che significa che per la fine dell’anno ci siamo ritrovati con -107.000 case vendute rispetto al 2019. L’unico segmento a reggere nel 2020 nel mercato immobiliare è quello delle compravendite per investimento.
Comprare casa: come cambia la percezione degli italiani
Il lockdown ha insegnato agli italiani quanto sia importante poter contare su una bella casa, un ambiente domestico funzionale e ben strutturato. Fra le coppie giovani c’è voglia di tornare ad abitare le campagne e i quartieri dotati di aree verdi. In generale si assiste al ritorno in scena della casa quale principale investimento familiare. Così, alcune agenzie immobiliari stanno registrando un aumento delle richieste di appuntamento. Sono due i principali fattori che invogliano a comprare casa in Italia oggi: i tassi di interesse sui mutui, che nel nostro paese sono fra i più bassi d’Europa; la volontà di acquistare una casa più grande, con almeno una stanza in più.
Tasso interesse mutuo prima casa allo 0,5%
Nelle ultime settimane in Europa e in Italia si è assistito al crollo dei tassi di interesse sul mutuo prima casa. Prima della pandemia, avere un mutuo prima casa ad un tasso dell’1,5%, era già una conquista. A settembre 2020 i tassi di interesse sono scesi sotto lo 0,5%. Lo scenario è stato fotografato da uno studio di Facile.it, che ha preso in esame gli indici di 18 nazioni in tutto il mondo. In Italia, per un mutuo a tasso fisso, l’interesse è compreso tra lo 0,75% e lo 0,8%. Accendere un mutuo costa leggermente di più in Francia e in Germania. Il prezzo comincia a salire andando in Spagna (1,20%), Svizzera (1,26%), Danimarca (1,40%), Norvegia (2,02%), fino ai tassi più impegnativi di Regno Unito (3,2%) e Grecia (4,82%).
Acquistare casa in Italia oggi conviene?
L’analista immobiliare americana Ilyce Glink è convinta che con questi tassi convenga comunque cercare di comprare, nonostante i prezzi arrivino ad essere molto alti. Chi trova una buona casa e può offrire garanzie ad una banca, è oggi in grado di ottenere un mutuo. “L’acquisto di una casa potrebbe essere una scelta saggia, la cosa giusta da fare, anche adesso.”
Ciò che resta da capire è dunque quando comprare. Dopo la contrazione del mercato della compravendita in città come Roma, Napoli, Torino e Firenze, forse potremo assistere ad un livellamento verso il basso dei prezzi. Ma è solo un’ipotesi.